Firenze non solo cultura ma viaggio gastronomico prima giornata
Nel mese di Aprile ho partecipato ad un Blog Tour a Firenze e dintorni organizzato dall’Associazione Italiana Food Blogger con la preziosa collaborazione di Fabio Campetti di Firenze, del blog Kamp Secret Kitchen.
I tre giorni sono volati insieme alle altre cinque Food Blogger che hanno partecipato e condiviso questa esperienza con me sul Van guidato da Fabrizio della Società Florence in Limo.
Abbiamo visitato mercati, aziende agricole, produttori, artigiani, agriturismi, frantoi, vigneti, fattorie e casali ricchi di storie familiari, di cultura, di professionalità che contraddistinguono questa città ed i suoi luoghi circostanti.
Firenze è indubbiamente una delle città più importanti d’Italia per la sua storia che abbraccia tutti i generi del sapere umano dalla scrittura come Dante Alighieri padre della nostra lingua Italiana, i grandi pittori e scultori come Michelangelo, architetti come il Brunelleschi e addirittura geni come Leonardo da Vinci. La Toscana ci porta invece nella elegante campagna ricca di strade saliscendi storiche con paesaggi disegnati dalla mano di un pittore, con i suoi borghi, i suoi boschi, il suoi vigneti di Prugnolo che danno vita al vino Chianti il più famoso Docg della Regione Toscana (Docg sta per: Denominazione di origine controllata e garantita). Tutta la zona e ricca di eccellenze di Olio extravergine di Oliva, dove c’è passione per la qualità di un olio genuino nel rispetto del territorio.
La prima giornata di giovedì 15 Aprile è stata così organizzata:
Prima fermata, dopo il ritrovo in stazione, è stata al Mercato Centrale di Firenze, a dieci minuti a piedi dalla stazione, una fermata obbligatoria per capire l’anima gastronomica della città.
Il mercato centrale di Firenze è stato costruito nel 2014 sopra il già storico Mercato coperto di San Lorenzo, dell’architetto Mengoni nel 1874. Al piano terra troviamo un pieno di botteghe che vendono ogni tipologia di merce come frutta e verdura, carne, spezie, latticini, pesce fresco, panetteria, pasticceria, bar e caffetteria mentre al piano superiore si possono mangiare nelle varie postazioni le diverse tipologie di cucina. Al Mercato Centrale di Firenze si organizzano eventi culturali come corsi di cucina che si possono prenotare online.
La nostra visita al Mercato Centrale è stata ai seguenti indirizzi: Savini Tartufi, i Panini di Lampredotto, Torta Pistocchi.
Francesca Primangeli ci accoglie nel loro punto ristoro e ci racconta la storia della famiglia Savini sino ad oggi.
Una famiglia che opera nel settore dal 1920, il nonno Zelindo faceva il guardia caccia della Tenuta di Villa Saletta, vicino Palaia (provincia di Pisa) e da lì fiutò la possibilità di diventare tartufaio a tempo pieno. Acquistò con i primi soldi della vendita della sua vespa un negozio di generi alimentari con bar annesso a Montanelli vicino a Forcoli, Pisa, punto di incontro di tartufai e cacciatori. Iniziò così, con l’aiuto del figlio Luciano e sua moglie la compravendita del tartufo divenendo il punto di riferimento per gli intenditori del settore. Luciano poi ebbe l’idea di creare una salsa al tartufo per commercializzare il prodotto anche all’estero. Oggi più di 40 paesi al mondo acquistano i prodotti di Savini tartufi con e-commerce online. I prodotti più venduti sono il miele al tartufo, olio al tartufo e varie salse. In Italia potete trovare i Savini Tartufi al Mercato Centrale di Firenze, Roma e Torino.
La famiglia Savini Tartufi possiede due cani Giotto e Birba e 650 cavatori che con il vanghetto scavano il tartufo su segnalazione del cane. I tartufi vengono commercializzati tutto l’anno e cambiano secondo la stagione.
Esistono diverse tipologie di tartufi:
Tartufo Nero Pregiato (Tuber melanosporum) Inverno
Tartufo Marzuolo o Bianchetto (Tuber borchii Vitt) Inverno e Primavera
Tartufo Brumale o nero d’inverno ( Tuber brumale Vitt) Inverno
Tartufo Bianco Pregiato (Tuber magnatum Pico) Autunno
Tartufo Uncinato ( Tuber Uncinatum Chatin) Autunno
Tartufo Scorzone o Tartufo Nero estivo (Tuber aestivum Vitt) Estate e Autunno
Se volete una degustazione più formale sui Tartufi Savini, oltre al Mercato Centrale di Firenze, potete trovare il ristorante dentro Hotel NH Collection Porta Rossa.
Un’esperienza consigliata per gli amanti di questa prelibatezza è la Truffle Experience , un’esperienza di gran lusso che rimane nel cuore, in mezzo alla natura con degustazione ed abbinamenti con le pietanze ed il vino.
La nostra esperienza con Savini Tartufi è stata con i seguenti piatti: Pappa al pomodoro e scorzone (tartufo nero estivo), crostino con gorgonzola, fichi e miele al tartufo ed infine Tartare di manzo con senape al tartufo bianchetto.
Abbiamo poi assaggiato il panino più famoso della città da Giacomo Trapani, il panino con il Lampredotto, un panino della cucina povera ripieno con uno dei quattro stomaci dei bovini, l’abomaso.
Questo panino che contiene questo ripieno si chiama semel e ha origini astroungariche e diverse dimensioni, è considerato un antichissimo cibo di strada. La famiglia Trapani è stata una famiglia storica di trippai di San Frediano (Famiglia Bambi) a Firenze sin dall’ 800, una famiglia che cucinava i piatti tipici della cucina casalinga toscana.
Oltre al panico con il lampredotto la famiglia Trapani prepara la trippa, il peposo, lo stracotto di guancia di bollito e la lingua. Assaggiare questi piatti significa ripercorrere la storia culinaria di Firenze.
Il peposo chiamato anche Peposo dell’Impruneta o il peposo del Brunelleschi si racconta che prende questo nome perché Filippo Brunelleschi, quando vinse l’appalto del Duomo, fece cucinare per i suoi operai il peposo.
Anche la Trippa è considerata una ricetta molto antica, risale al 1500, anche se altre regioni d’Italia hanno una simile ricetta.
Lasciato il Mercato Centrale di Firenze si parte per la degustazione del cioccolato nella sede della Torta Pistocchi.
La Torta Pistocchi, è la torta più famosa di cioccolato della città e del mondo.
La Torta Pistocchi è una torta artigianale che nasce nel 1990, è fatta con diversi tipi di cioccolato fondente, senza farina, senza uova, senza zucchero, senza conservanti e senza additivi; viene fatta ancora oggi totalmente a mano.
La torta Pistocchi viene venduta anche online in sottovuoto ed ha una scadenza di 6 mesi.
I due fratelli Claudio e Claudia Pistocchi lavorano solo per la produzione di questo prodotto e derivati del cioccolato. Nel tempo hanno migliorato la ricetta perché sono migliorate le materie prime che utilizzano.
Sandro Megherini, marito di Claudia, ci racconta la storia di famiglia e ci spiega la produzione del cioccolato, da dove viene acquistato, l’ origine della fava di cacao dall’America Centrale e come veniva utilizzato per vari riti religioni insieme alle spezie già nel 3500 A.C. come viene segnalato in Perù e dai Maya.
Henando Cortes nel 1550 parte per la Spagna portando con se i semi per la bevanda ma sono i monaci spagnoli che tolgono dalla fava di cacao le spezie aggiungendo vaniglia e zucchero così Caterina di Spagna diffonde il cioccolato come bevanda. Nel tempo ci sono tante evoluzioni tra cui in Italia la Caffarel insieme ad un ingegnere genovese inventa una macchina che produce i semi.
L’albero del cacao è presente in Sud America e Africa, i suoi frutti i cabosside (dentro i semi) si aprono con un colpo di macete e poi vengono messi a fermentare per fermare la germinazione così l’acido sviluppa l’aroma del cacao. La fermentazione può avvenire ovunque, dal seme alla barretta (bean to bar). L’essicazione può essere fatta nel luogo di raccolta, poi vengono imballate e spedite le fave di cacao per la tostatura a 110 °dove già emergono tutti gli aromi. Appena essiccato si macina e così si scinde e si forma il liquor di cacao, e separato a sua volta in cacao solido e burro di cacao. La massa di cacao poi per fare il cioccolato viene sciolta con il concaggio (grossi contenitori appunto conche) miscelata ad 80° per diverse ore. Poi si raffredda con il temperaggio sul marmo o acciaio con la spatola poi a questo punto si può formare il cioccolato a piacimento.
Dopo questa interessante lezione sul cioccolato, abbiamo degustato vari cioccolati da loro prodotti ( con tutti i nostri 5 sensi senza masticare) che hanno poi creato altre torte come la Torta Elisa, dedicata alla figlia di Claudio, a base di cioccolato bianco, frutta esotica e spezie lontane.
Ultimo consiglio della famiglia Pistocchi è stato quello di leggere sempre con attenzione le etichette di ciò che compriamo, in questo modo sappiamo quali ingredienti vengono usati, le dosi e valori nutrizionali. In questo campo la famiglia Pistocchi è molto attenta e tutela il consumatore in modo serio.
Abbiamo pernottato sulle colline fiorentine a Borgo i Vicelli (una dimora storica) un indirizzo da segnalarvi molto molto interessante da diversi punti di vista, sopratutto per l’olio extravergine di oliva, un ingrediente fondamentale per la nostra salute. Il Borgo i Vicelli è immerso nella valle del Chianti, a Bagno Ripoli, è un Country Relais con piscina in mezzo agli ulivi che ti fa subito respirare l’aria di campagna e di benessere. Oltre alla perfetta accoglienza nei suoi appartamenti abbiamo fatto un aperitivo a bordo piscina elegante e di stagione come poi tutta la cena.
Il ristorante al 588 dove lavora lo Chef Andrea Perini (lo Chef dell’olio) di fronte alla piscina, e lo staff gestito dalla giovane proprietaria Giulia, la terza generazione, è stato di alto livello e professionale.
La cena dall’antipasto al dolce era a base del loro olio biologico extravergine di oliva, un unico ingrediente che esalta sempre i sapori che accompagna e che rappresenta l’eccellenza del nostro paese. Un’esperienza interessante che sicuramente tornerò a fare con la famiglia e gli amici.
Seguite mi nel prossimo post per tutti i dettagli del secondo giorno di Blog Tour Firenze e dintorni …