Food Photagraphy, Fabio Bascetta come fare una bella foto artistica

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Fabio Bascetta è un ragazzo bolognese appassionato di fotografia ed esperto in Food Photography che ho conosciuto per caso.

Appena ho visto le sue foto (www.iambaga.format.com), sono stata incuriosita dalla sua capacità di “emozionare” e di giocare con la luce ed l’ho voluto conoscere subito.

Fotografare il cibo è diventata una moda per tutti ma è un'”ossessione” per una come me che ha un blog di cucina. Mi rendo conto che per le Food Blogger sia fondamentale saper cucinare ma se non riesci a trasmettere attraverso le foto la Tua ricetta, la Tua storia, il Tuo territorio non sei una food blogger sei solamente una persona che ama cucinare.

Penso sia utile a tutte le Food Blogger e non solo ma anche a tutti i buongustai, tutti i ristoratori, tutti quelli che amano fotografare i propri piatti trovare il proprio stile fotografico e se non ci riesci cercare aiuto da chi è più competente di te seguendolo anche solo attraverso i social network.

Ho voluto fare una piccola intervista a Fabio Bascetta per capire il suo modo di fare uno scatto, dove trova l’idea, dove viene tutta la sua immaginazione che esprime in queste sue fotografie.

Al momento le sue foto sono esposte a Bologna in un locale del Ghetto Ebraico, Camera a Sud, via Valdonica 5 per poi andare in esposizione a Ferrara presso Rrose Sélavy ed infine tornare nuovamente a Bologna, al Cafè la Paix all’inizio dell’estate; qui sotto alcune delle mie preferite.

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1_A che età è nata la passione per la fotografia e quella del Food?

È nata tardi rispetto alle mie possibilità. A scuola avevo l’occasione di studiarla per 2 ore alla settimana ma non me ne interessai più di tanto. Poi ho cominciato a praticarla per conto mio, interessandomi a generi diversi fino ad approdare a quella culinaria. I risultati sono il motivo per cui la prediligo fra le altre, è il genere che più mi soddisfa e mi permette di esprimere il mio gusto.

2_Come si possono sfruttare al meglio le luci?

Possiamo sfruttare direttamente la luce naturale del sole, meglio se nuvoloso che da la possibilità di avere direttamente, senza nessun tipo di aggiunta, una luce morbida e diffusa quasi come fosse un “softbox” naturale.

In alternativa possiamo sfruttare l’illuminazione artificiale. Attenzione però a non abusarne, l’accumulo di fonti di luce potrebbe appiattire l’immagine.

Un metodo molto diffuso è quello di mettere in contrapposizione alla fonte di luce primaria un pannello riflettente che può aiutare a delineare il soggetto.

E’ necessario provare vari tipi di angolazioni per l’illuminazione per capire cosa viene esaltato e cosa invece viene nascosto dalle ombre.

Suggerisco di cominciare con una fonte di luce per poi capire in seguito quali siano le proprie necessità.

3_Ci sono trucchi o segreti per fare una bella foto culinaria?

Bisogna prestare attenzione ai dettagli. L’aggiunta di briciole, ad esempio, può essere una scelta ponderata che fa molta differenza nel risultato di una fotografia.

4_E’ importante per te la composizione della foto? e perché?

Assolutamente sì. Una bella composizione semplifica di gran lunga tutto il lavoro successivo.

5_Ho notato nelle tue belle foto artistiche soprattutto ingredienti e non ricette, come mai?

Probabilmente perché non sono un asso in cucina.

6_Un fotografo di cibo deve anche saper cucinare?

Non credo. Se hai una buona inventiva puoi aggirare il problema come ho fatto io.

7_E’ possibile organizzarsi un set di scena con un piccolo budget? e come?

Io ho cominciato sfruttando la luce naturale, un foglio di carta come sfondo e puntando tutto sulla composizione. Naturalmente cibo comprato d’asporto.

8_Che attrezzatura preferisci per le tue foto e che stile meglio ti rappresenta?

Sono convinto che bisogna saper usare il minimo indispensabile. Ovviamente deve essere scelto con cura. Nello specifico al momento utilizzo Nikon ma in passato ho usato Canon. Non sono per i dibattiti “è meglio uno piuttosto che un altro”, usa ciò che ti soddisfa maggiormente.

Per quanto riguarda lo stile prediligo sicuramente molto il minimale. Vivo con l’idea in testa del “LESS IS MORE”.

9_Quanto è importante per te la post-produzione e quali programmi usi?

Importante è un diminutivo. Non riesco ad immaginare una mia fotografia che possa soddisfarmi senza l’ausilio di un po’ di photo editing. Ne faccio un uso esagerato.

Uso “Capture One Pro 8” per l’acquisizione diretta delle foto e per il bilanciamento di luci e colori. Successivamente esporto in “Photoshop CS5” per un, quando richiesto, massiccio photo editing.

10_Dove trovi l’ispirazione?

Sicuramente da altri fotografi. È importante imparare dai migliori per studiare le loro tecniche e capire come portarle nelle proprie fotografie.

11_Quali sono i fotografi di Food e non che segui e ammiri di più?

Per quanto riguarda il food seguo “Francesco Tonelli” e “Rob Fiocca”, in generale invece seguo molto “Joey L”.

12_I social network come “Instagram” adesso sono pieni di Food Photography, pensi sia utile per il vostro lavoro o pensi sia una moda?

Bisogna saperli usare con criterio. Non sono molto bravo in questo, ma trovo difficile emergere quando è ormai diventata una consuetudine popolare fotografare ciò che si mangia.

13_Quali sono le foto che ti diverte più fare e ti danno più soddisfazione?

Quelle che riescono a far domandare a chi guarda “come ha fatto?”. Ingannare lo spettatore mi diverte molto.

14_Quale consiglio daresti ad una persona che vuole iniziare questo genere di fotografia?

Non smettere mai di guardare i fotografi con più esperienza tentando di replicare i loro scatti per imparare a migliorarsi.

Sito: www.iambaga.format.com

Istangram: www.instagram.com/iam.baga

Facebook: www.facebook.com/lackofart

500px: www.500px.com/iambaga

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