La Fideuà la paella di spaghetti di Valencia
La Fideuà è una ricetta della Valencia, dove nella paella al posto del riso vengono usati dei sottili spaghetti corti chiamati “fideuà”.
La ricetta risale al 1920 nella cambusa di una barca da pesca della Valencia, dove il cuoco aveva sostituito il riso con gli spaghetti alla paella sperando di non fare cosa gradita al suo comandante e far lasciare qualcosa da mangiare ai suoi marinai … invece il piatto gli piacque e diventò anche famoso!
Gli ingredienti principali sono i frutti di mare, vari tipi di pesce e l’accompagnamento di una salsa chiamata “Aioli” una maionese con aglio.
Ho fatto due volte la ricetta, la prima volta non ho fatto in tempo a fotografare il piatto, è piaciuto più del previsto … la seconda ho preparato la Fideuà il pomeriggio mentre ero sola… vi assicuro che gli spaghettini erano buoni lo stesso la sera.
I love Fideuà!
- 600 g di “fideus” (potete farli spezzando degli spaghetti, 2/3 cm)
- 5 pomodori maturi
- 1 o 3 spichi d’ aglio (a piacere)
- 350 g di calamari
- 350 g di gamberi
- 6 gamberoni
- 1/2 cucchiaino di paprica dolce
- un pizzico di pistilli di zafferano
- sale olio extra vergine
- [b]Per il brodo:[/b]
- 1 cipolla media
- aqua
- sale
- pesce di roccia (perché è più saporito,io mi sono adeguata a quello che ho trovato nel mercato:
- tracima, muggine, razza, scorfano, nasello, qualche scarto di pesce spada e qualche testa di gambero)
- [b]Per la salsa alioli:[/b]
- 1 spichio d’ aglio (ma se vi piace il sapore forte anche 3)
- olio extra vergine (quanto basta per legare la salsa sui 100 ml)
- sale
- il rosso di un uovo (facoltativo)
- mettere il pesce per il brodo in una pentola piena d’acqua fredda (2 l)
- aggiungere la cipolla, sbucciata e fatta in 4 pezzi grossolani
- potete mettere anche qualche testa di gambero, per renderlo più saporito
- portare a ebollizione e togliere la schiummetta che si forma sopra, cuocere per 30-40 minuti
- dopo filtrare e tenere da parte a caldo
- nella “paella” scaldare un filo d’olio, versarci i fideus e farli tostare il più omogeneamente possibile, devono diventare sul marroncino ma attenzione a non brucciarli troppo
- poi mettere da parte
- aggiungere olio alla paella e cuocerci i gamberi
- salare verso la fine e mettere da parte
- conviene munirsi di un recipiente, meglio con coperchio, per preservare il pesce cotto e mantenendolo caldo
- se serve, aggiungere olio e cuocere i gamberoni
- salare verso fine cottura e mettere in caldo
- passare ai calamari, puliti e fatti a pezzi, (ad anelli per capirci…)
- salare anche questi a fine cottura e unire al resto del pesce
- fate attenzione alle diverse cotture, il pesce fresco cuoce velocemente, ve la cavate in pochi minuti, ma aggiungete sempre abbastanza olio, perché vi servirà anche per il soffritto
- lavare e sbucciare i pomodori
- se li fate sbollentare qualche minuto in acqua bollente è molto più facile, se non avete voglia potete usare il pela patate
- tagliuzzateli piccoli, piccoli
- sbucciare lo spicchio/spicchi d’aglio, fateli fini fini e soffriggere nell’olio
- dopo qualche secondo aggiungerci i pomodori
- aggiungere una punta di zucchero, e più avanti correggere di sale
- se è necessario, (e lo sarà) bagnare con del brodo di pesce
- quando il soffritto ha cambiato colore, si è ridotto e addensato, versare lo zafferano pestato nel mortaio e sciolto con un filo di brodo
- amalgamare e aggiungere mezzo cucchiaino di paprica dolce
- dopo di che va versato il brodo, sufficiente a coprire appena appena la pasta quando la andremo a buttare
- dovrete regolarvi a secondo della pentola o padella che avete a disposizione, ma meglio se questa è bassa e larga
- quando il brodo comincia a sobbollire buttare la pasta, disporla omogeneamente su tutta la padella
- qui vanno controllati i tempi di cottura della pasta, la mia era 10 minuti, dopo i primi 4 minuti che cuoceva la pasta ci ho aggiunto i calamari e i gamberi, amalgamato e cotto fino ai 6 minuti restanti
- assaggiare se è giusto di sale e adagiare sopra i gamberoni
- la fideuà va sempre accompagnata dalla sua salsa, l’alioli
- pestare l’aglio 1 o 3 spicchi (privi dell’anima), un pizzico di sale e olio nel mortaio
- deve diventare una purea finissima, senza grumi
- il preparato si deve girare e girare versando l’olio a filo, o meglio a goccia, sul mortaio ma non direttamente sull’ impasto
- vedrete che dopo 15-20 minuti la salsa comincia a legare e a crescere
- un’altra versione prevede l’aggiunta del rosso di un uovo
- questo va messo dopo che l’aglio è già purea, si amalgama e si procede con l’olio.
Con questa ricetta partecipo al MTChallenge del mese di Marzo del blog “Il colore della curcuma“.
5 Comments
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Mai
…si capisce che volevo dire insaporisce vero?
( a volte mi sembra che un piccolo gnomo si diverta a cambiarmi le parole che scrivo…. quando in realtà sono io che le scrivo male e per di più il traduttore di google mi fa gli scherzi…)Besos
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daniela
vero, vedendo questa tua versione capiamo benissimo perchè non sei riuscita a far in tempo a fotografare la prima! Bravissima Marica!!
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mai
La prima non l’abbiamo vista, ma vedendo questa riesce a capire il perché sia sparita così velocemente! !!
Preparate tutte e due benissimissimo! L’aggiunta di cozze la inasprisce e diverte di più.Grazie!
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