Lasagna alla lavanda con castelmagno e zucca, avanti Savoia …
La Lasagna è un piatto della tradizione Italiana famoso in varie regioni sopratutto quella dove vivo, l’Emilia Romagna.
Ho mangiato la prima volta la migliore lasagna che abbia mai mangiato a casa di mia suocera, cuoca e proprietaria di una pensione a Viserba di Rimini di una vita. Ho imparato da mia suocera un sacco di cose e la lasagna verde al ragù come fa lei in qualsiasi stagione dell’anno è un “must”, ricca di passione, tradizione e tanta tanta esperienza fatta sul campo; la mia non sarà mai come la sua questo è certo.
Sono appena tornata da Torino dove ho fatto un tour gourmet, interessante, culturale e divertente con #tourquidanoi2014, Qui da Noi Piemonte, Coop. che raggruppa le coop. agricole esistenti su tutto il territorio nazionale con la condivisione di valori che valorizzano il lavoro delle persone e dell’ambiente dando sicurezza alimentare, genuinità e tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti; insomma quello di cui questo paese ha forte bisogno.
Ho scoperto tante belle realtà tra cui quella della produzione nella Coop. La Poiana, del pregiato Castelmagno Dop, formaggio a pasta semi dura, prodotto nella Valle Grana, a Castelmagno, Cuneo. Ho assistito alla sua produzione dall’inizio della filiera con gran interesse, ho degustato e preso spunti per la sua preparazione in diversi piatti come con gli gnocchi di patate, come formaggio da tavola. Vengono prodotti anche altri formaggi quali Raschera, Bra Tenero, formaggi di capra, di pecora, formaggi definiti “di nicchia” e rari d’alpeggio
Poi ho assaggiato presso La Cascina Duc (Agriturismo e B&B), alle porte di Torino, della pasta fatta in casa con la lavanda, magnifica pianta officinale da loro coltivata e venduta per molteplici utilizzi. Produzione primaria della Cascina a gestione familiare di giovani ragazzi molto preparati e volenterosi è quella dell’allevamento dei bovini con metodi e alimenti naturali anche della qualità “fassona” cioè con massa muscolare ipertrofica.
Ultimo giro , per chiudere il tour alla grande , è stata la fermata a Barolo, Re dei Vini, nelle Langhe. Il nome Langhe, è di derivazione celtica e significa “Lingue di Terra”. Zona protetta dalle Alpi che crea biodiversità. Ho visitato la Cantina Terredavino, cantina disegnata dall’architetto Gianni Arnaudo, che produce Barolo, Barbaresco e Barbera. Ho preso per mio marito una cassa di Barbaresco: La luna e i falò che mi ha fatto innamorare già dal nome del libro di Cesare Pavese.
Ringrazio di cuore le nostre autiste del car sharing (giornaliste freelance) Irene, Sara e Michelle per la loro disponibilità e gentilezza e che con la loro idea di condividere il tour con piccole macchine (500XL) ho avuto la fortuna di conoscere meglio e sopratutto condividere le emozioni le food blogger: Anastasia del blog Anysecret, Marisa del blog Il mio saper fare, Pasquale del blog I sapori del Mediterraneo di cui ho una nostalgia canaglia mentre sto scrivendo.
Inoltre e non da meno le due referenti del progetto: per Fedagri Rossana e per Finagro Silvana. Il tour ha avuto altre tappe ma farò un post dedicato su tutto più avanti.
Con gli ingredienti acquistati nel#tourquidanoi2014 ho preparato questa ricetta e partecipo al Contest Girolio, per la categoria Timballi, promosso dall’Associazione AIFB.
- [b]Per la lasagna al mattarello:[/b]
- 200 g di farina 0 di grano tenero + un po’
- 100 g di semola di grano duro
- 3 uova per sfoglia gialle
- un cucchiaino di lavanda per alimenti sminuzzata al coltello
- [b]Per la farcia:[/b]
- 500 g di zucca cotta al forno ( io ho preso quella cotta al forno dal fruttivendolo)
- 1 litro di besciamella (1 litro di latte intero, 60 g di burro, 60 gr di farina, noce moscata, sale&pepe)
- 3 etti di Castelmagno Dop (io della Coop. La Poiana della Valle Grana, Castelmagno, CN)
- sale e pepe
- [b]Istruzioni per la sfoglia fatta al mattarello:[/b]
- fare una fontana con le farine, sgusciarvi al centro le uova e impastate aggiungendo la lavanda
- impastate energicamente e ottenuta la pasta fatela riposare dentro una busta per alimenti di plastica per mezz’ora
- trascorso questo tempo tirare la pasta con il mattarello finchè diventa sottile
- si preparano poi due pentole sul fuoco, una con acqua bollente salata e due, tre cucchiai di olio extravergine di oliva e l’altra con acqua freddissima. Tagliate la sfoglia della misura della vostra teglia, immergete le sfoglie in acqua bollente per pochi secondi e passatele poi immediatamente in acqua fredda, appoggiatele su un telo e asciugatele.
- [b]Istruzioni per la farcia:[/b]
- pulire la zucca dalla sua buccia
- aggiungere alla zucca sale&pepe
- preparare [b]una besciamella [/b]un pò densa: in una casseruola sciogliere il burro e amalgamare con la farina
- scaldare poco il latte senza assolutamente farlo bollire e aggiungere poco alla volta al burro e farina
- mescolare sino al raggiungimento di una consistenza densa, cuocere per dieci minuti dal primo bollore
- prima di spegnere aggiungere la noce moscata, sale&pepe
- unire e sciogliere 50 gr di castelmagno nella besciamella
- ungere una teglia con il burro
- fare degli strati con la sfoglia e
- farcire ogni strato con la besciamelle, la zucca, il castelmagno sbriciolato
- continuare gli strati sino al bordo della teglia
- guarnire l’ultimo strato solo con fiocchetti di burro e altro castelmagno
- cuocere per 25 minuti a 200 °C forno ventilato.
2 Comments
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Marisa
Favolosa!! Ricetta super nata a Torino 😉
La nostalgia ha preso anche me e spero di poterti abbracciare nuovamente cara 🙂 Un bacione
Marisa
Marica
@marisa: non potevo non farla, è il frutto del nostro bellissimo tour che ci ha fatto conoscere… a presto! Marica