Pardule di ricotta, un dolce caratteristico della Sardegna
Le Pardule (in sardo Pardulas de Arescottu) ma chiamate anche Casadinas, Formagelle o Ricotelle sono il dolce che meglio rappresenta la Sardegna.
Io le ho sempre chiamate Pardule in quanto sono di Cagliari ma per esempio a Nuoro le chiamano Casadinas (dalla parola Casu che in sardo significa formaggio) mentre a Sassari si differenziano perchè hanno nell’impasto l’aggiunta di uva sultanina e in genere sono molto più grandi in dimensione e rimangono piatte anziché a forma bombata.
Sono dei canestrini ripieni di ricotta e zafferano profumate con la buccia di agrumi come arancia e limone; venivano fatti per la festa di Pasqua mentre adesso si trovano in tutte le stagioni.
Ogni volta che arrivano i miei parenti e amici da Cagliari la prima cosa che chiedo è un vassoio di pardule che ad ogni morso mi riportano a casa, un vero “comfort food”. Per questa ragione ho sempre aspettato a farle perché ho sempre il freezer pieno di pardule, infatti visto che sono a base di ricotta è meglio se non vengono mangiate subito conservarle in frigo alcuni giorni o congelarle. Consiglio di riscaldarle qualche minuto prima di mangiarle per apprezzare al meglio il profumo ed il sapore della ricotta.
Ho fatto queste pardule nella versione gluten-free a casa della mia amica Mariacristina, La cuoca celiaca, perché lei adora la cucina Sarda in quanto ha sposato un Sardo doc! Ho usato le sue farine quindi metterò nella ricetta le due versioni. La farina per fare il pane per celiaci è molto bianca quindi le pardule sono venute con la base chiara anzichè dorata come sono in genere. Anche le foto sono state fatte nella cucina della cuoca celiaca, una cucina deliziosa dove da subito ti senti a tuo agio. I pranzetti e le ricette che si fanno con le amiche sono sempre delle ore che volano e dei bei ricordi che ci rimangono nel cuore. Oggi sono molto felice perché viene a casa il mio secondo nipotino, Filippo! e scrivo questa ricetta nel poco tempo a disposizione mentre dorme l’altra stellina Elena, la mia adorata prima nipotina!!!
- [b]Per l’ impasto:[/b]
- 1 kg ricotta preferibilmente di pecora
- 200 g zucchero
- 4 tuorli d’ uovo
- 2 bustine di zafferano
- scorza di 1 arancia bio e/o un limone bio grattugiati
- 70 g farina 00 ([i]per celiaci farina per fare il pane gluten free[/i])
- [b]Per la sfoglia:[/b]
- 200 g farina 00 ([i]per celiaci la farina per fare il pane gluten free)[/i]
- 1 noce di burro
- 1 pizzico di sale
- 1/2 bicchiere di acqua tiepida
- [b]Per l’ impasto:[/b]
- metti tutto in una ciotola e amalgama con una forchetta finchè diventa abbastanza omogenea.
- [b] Per la sfoglia:[/b]
- impastare e stendere la sfoglia con il mattarello molto sottile
- lasciare riposare l’impasto minimo 30 minuti
- tagliare dei dischi di sfoglia con un bicchiere di circa 10 cm
- mettere un pò di impasto con un cucchiaino al centro del dischetto
- fate cinque pizzichi con le mani nei bordi del cerchio
- mettere nella teglia forno 180 °C per circa 30 minuti
- spolverare con zucchero a velo.
- Vino consigliato da Marco:
- Malvasia della Cantina Terre Rosse di Enrico Vallania
Lascia un commento