Raviole del plin con crema di latte di parmigiano e gocce di balsamico

Le Raviole del Plin o Agnolotti Piemontesi sono una pasta fresca all’uovo ripiena o di grasso ( brasato, arrosto, salsiccia) o di magro (verdure e formaggio). A seconda della zona del Piemonte cambiano nome, dimensione e ripieno.

Io amo molto la pasta ripiena ma non avevo mai fatto le raviole del plin e nonostante il clima ancora estivo per essere fine settembre avevo una gran voglia di preparare questo piatto che mi fa venire l’acquolina in bocca solo a nominarlo.

Per problemi di tempo mi sono organizzata in più riprese per prepararli. Un giorno ho fatto l’arrosto per il ripieno che ho conservato in frigorifero; il giorno seguente ho preparato la sfoglia e ho fatto le raviole del plin che ho congelato; ed infine il terzo giorno li ho portato a tavola. Be che dire, sicuramente si può fare di meglio come sempre ma con tutti i consigli di Elisa del blog saporidielisa ci sono pochi margini di sbaglio.

Io però ho fatto comunque un errore: ho lasciato alcune ore le raviole del plin sul seccapasta e alcune si sono attaccate, la pasta ripiena bisogna girarla in continuazione per evitare che si attacchi dove li appoggiate che sia seccapasta o cartone con farina.

Se non avete il seccapasta usate dei cartoncini con sotto la semola o farina,  è difficile che si prepari la pasta ripiena e si mangi subito, di solito si prepara in anticipo.

Il condimento ideale è sicuramente il sugo dell’arrosto ma io ho voluto rendere omaggio alla regione dove vivo, l’ Emilia Romagna, e ho pensato di usare il parmigiano reggiano con l’aceto balsamico.

raviole del Plin ravioledelplin

Raviole del plin
Recipe Type: Primi piatti
Cuisine: Italian
Author: Marica Bochicchio
Prep time:
Cook time:
Total time:
Serves: 4 persone
Le raviòle dël plin sono ravioli di dimensioni molto piccole, preparati con una sfoglia all’uovo molto sottile e sigillati con un pizzicotto, che in dialetto piemontese si dice appunto plin.[br]
Ingredients
  • [b]Per la pasta:[/b]
  • 200 g di farina di grano tenero 0 (io ho usato la farina per pasta fresca del Molino Grassi)
  • 1 uovo intero bio
  • 2 tuorli bio
  • [b]Per il ripieno:[/b]
  • 300 g di arrosto di vitello*
  • 100 g di salsiccia
  • 400 g di biete (io scarola)
  • 1 noce di burro
  • 2 uova bio
  • formaggio Grana grattugiato
  • sale
  • noce moscata
  • [b]Per il condimento:[/b]
  • sugo d’arrosto*
  • formaggio Grana grattugiato
  • [b]Per l’arrosto:*[/b]
  • 500 g di fesa di vitello (o altro taglio adatto alla cottura arrosto)
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 rametto di rosmarino
  • 1 foglia piccola di alloro
  • olio extravergine di oliva
  • sale&pepe
  • brodo di carne (o in mancanza di questo, brodo vegetale)
  • [b]Condimento di crema di latte e parmigiano con gocce di balsamico[/b]
  • 4 cucchiaini di parmigiano
  • 200 ml di latte intero
  • 20 gr. di burro
  • 20 gr. di farina
  • sale&pepe
  • aceto balsamico di ottima qualità
  • Mettere in un recipiente il burro quando è fuso togliere dal fuoco ed aspettare che smetta di bollire, aggiungere in una sola volta la farina e rimescolare, rimettere sul fuoco e girare (roux). Versare il latte bollente sul roux e battere con una frusta. Appena è amalgamato togliere dal fuoco deve rimanere liquido, cuocere solo cinque minuti. Aggiungere il parmigiano e mescolare bene.
Instructions
  1. per prima cosa preparare l’arrosto
  2. legare la fesa con lo spago e farla rosolare in una padella con un filo d’olio, da tutti i lati, in modo da sigillare i pori della carne (io ho comprato la carne già con lo spago)
  3. salare e pepare il pezzo di carne e trasferirlo in una teglia unta con un filo d’olio
  4. aggiungere lo spicchio d’aglio in camicia, leggermente schiacciato con il palmo della mano, il rosmarino e l’alloro
  5. cuocere in forno a 180°
  6. dopo 10 minuti bagnare con brodo e far cuocere per altri 40 minuti circa (per controllare la cottura, infilare una forchetta al centro e premere in modo da far fuoriuscire il succo: se il colore è biancastro la carne è cotta, se è rossastro non è ancora pronta)
  7. nel frattempo lavare e mondare le biete e saltarle in padella con una noce di burro
  8. salare e tritare le biete
  9. togliere l’arrosto dal suo fondo di cottura e tritarlo finemente, insieme ai gusti.
  10. unire i due composti ed incorporarvi la salsiccia sbriciolata
  11. aggiungere le uova, il sale, la noce moscata e il formaggio grattugiato
  12. mescolare bene con un cucchiaio di legno
  13. mettere la farina a fontana e rompervi all’interno le uova
  14. mescolare le uova e la farina partendo dall’interno e incorporando poco per volta la farina
  15. impastare per una decina di minuti con i palmi delle mani finché si ottiene un composto liscio e compatto
  16. coprire con pellicola alimentare e far riposare per una trentina di minuti[b] (foto 1)[/b]
  17. tagliare pezzi di pasta e, che si scelga di usare la macchinetta o il mattarello, tirarla molto sottile
  18. con l’aiuto di uno o due cucchiaini formare delle piccole palline di ripieno e disporle sulla sfoglia, a poca distanza l’una dall’altra[b] (foto 2)[/b]
  19. piegare la sfoglia[b] (foto 3) [/b]e pizzicare la pasta tra una pallina e l’altra[b] (foto 4)[/b]
  20. dopodiché tagliare i ravioli con la rotella[b] (foto 5)[/b]
  21. è importante lavorare con poca pasta per volta in modo da non farla asciugare troppo ogni volta che i ravioli sono pronti, disporli su dei tovaglioli puliti e spolverizzarli con farina [b](foto 6)[/b]
  22. cuocere i ravioli in abbondante acqua bollente e salata
  23. scolarli e condirli [b]con la crema di latte con parmigiano e gocce di balsamico a crudo.
  24. [/b]
Notes
– L’arrosto può anche essere cotto in casseruola coperta.[br][br]- La ricetta originale prevede che le verdure vengano prima fatte bollire, poi strizzate e ripassate in padella, ma personalmente preferisco cuocerle direttamente in padella per conservare tutti i principi nutritivi e il gusto della verdura a foglia. Quando utilizzo il cavolo, invece, procedo con l’ebollizione e la rosolatura. [br][br]- Quando i ravioli da preparare sono molti, per velocizzare il procedimento, molti cuochi utilizzano un sac à poche, con il quale formano una riga di ripieno sulla pasta, al posto dei piccoli mucchietti, dopodiché piegano la sfoglia e formano i plin.[br][br]- Se volete condire con il sugo di arrosto filtrare il sugo dell’arrosto e fatelo sobbollire in un pentolino in modo da ridurlo (renderlo più denso)[br][br][b]Vino consiglianto da Marco[/b][br][br]Pino nero della cantina Terre Rosse di Enrico Vallania di Zola Predosa Bologna

Con questa ricetta partecipo al MTChallenge di Settembre per la ricetta proposta da Elisa del blog “saporidielisa”.

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3 Comments

  • Isabella

    Sembrano deliziosi, oltre che preparati con prodotti tipicamente italiani e quindi di qualità. A chi fosse interessato a capire come la cucina italiano può contribuire a risollevare l’economia del Paese, segnalo l’evento “Italia’s food talent” che si terrà il prossimo 8 novembre a Montecatini Terme.
    http://www.bigandsmall.it/bigsmall-al-festival-del-libro-e-della-cultura-gastronomica/

  • alessandra

    Posso sbagliare, perchè le ricette son tante, ormai: ma mi sembra di ricordare che ci siao state altre volte in cui le tue reinterpretazioni abbiano incluso il balsamico. In ogni caso, ben vengano queste eccellenze- sempre- e a maggior ragione quando queste servono ad esaltare un piatto così nobile come i tuoi ravioli. Complimenti anche per la cura con cui hai preparato la ricetta e con cui l’hai spiegata a noi: veramente molto brava!

  • Elisa

    Marica sai che mi piace molto l’idea di prendere la ricetta di base e condirla con una salsa dai sapori romagnoli? Un perfetto incontro tra le nostre due regioni e uno splendido equilibrio di sapori. Grazie!

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