Sempreverde
super facile
I dolci mi creano spesso difficoltà, cioè non sono una pasticciera e mi limito a fare le cose più semplici. Ho ricevuto questa ricetta come “regalo” dall’ Osteria Povero diavolo, di Torriana, sulle splendide colline di Rimini. Questo ristorante è trai miei preferiti perchè ammiro la professionalità della coppia che lo gestisce e per lo straordinario chef Piergiorgio Parini. Ho mangiato sempreverde in una calda serata estiva e sia l’aspetto di giardino giapponese che il colore mi davano pace allo spirito. Mai avrei pensato di rifare questo dessert, invece ci ho provato con discreto successo, anche se non paragonabile a quello fatto dallo chef Parini!!! se anche voi volete stupirvi provateci… Abbino a questo semifreddo un favoloso liquore greco, lo Skinos, mastiha spirit, fatto nella omonima isola, regalatomi dai miei amatissimi parenti gourmet. E’ un digestivo che viene fatto con la resina, il mastika (mastice) del lentisco, un albero che cresce solamente a skinos (Itaca), di profumo dolce e sapore che ricorda la liquirizia. E difficile da reperire ma si può acquistare online… rinnova le pelle e idrata, cosa volete di più!!! Con questa ricetta partecipo al contest “tutto quello che avreste voluto cucinare ma non avete mai osato davvero” del blog “con un poco di zucchero“.
Ingredienti per 4 persone:
Per il semifreddo:
- 30 g bianco d’ uovo
- 25 g zucchero
- 100 g cioccolato bianco fuso
- 165 g panna montata
- 3 g colla di pesce e 30 g di Chartreuse (sciolti insieme)
- 30 foglie di basilico sbollentate e tritate finemente
Per la polvere di levistico:
- 3 coste di levistico
Per il sorbetto di dragoncello:
- 300 g acqua
- poca farina di carrube
- 50 g zucchero
- 5 g glucosio
- 30 g dragoncello
Per la finitura:
- menta, melissa, finocchietto, basilico, aneto, cerfoglio, eucalipto, acetosella, maggiorana, timo, santoreggia
Preparazione:
Per il semifreddo:
- montare i bianchi con lo zucchero a 60 °C, far raffreddare
- incorporare al cioccolato 1/3 di panna montata, poi la colla di pesce e la Chartreuse tiepidi
- unire questo composto con la meringa, aggiungere il resto di panna montata e per ultimo le foglie di basilico tritate
- versare in un contenitore rettangolare e riporre in congelatore per 4-5 ore.
Per la polvere di levisco:
- congelare le coste intere, una volta dure grattugiarle fini e mettere la polvere così ottenuta in congelatore.
Per il sorbetto di dragoncello:
- fare uno sciroppo, lasciarlo raffreddare, unire il dragoncello e gelare subito.
Per la finitura:
- tagliare un rettangolo di semifreddo
- metterlo al centro del piatto in senso verticale
- sul lato superiore versare abbondante polvere di levistico
- sistemare le erbette aromatiche in modo da coprire totalmente la povere
- infine disporre a lato una quenelle di sorbetto al dragoncello.
7 Comments
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isa
TARTARE DI TONNO cosiglio una quenelle di avocado : dopo averlo snocciolato e pelato riduci a piccoli pezzi poi unisci un po’ di limone,(poco) e frulla con un poco di acqua per renderlo piu’ cremoso.
Buonissimo ! -
Marica
@alberto: Tartare di Tonno, ricetta di Marco Fadiga. x 4 xsone
600 gr di tonno fresco, due cucchiai d’olio,1 cucchiaio di mandorle tostate, 2 pomodori secchi ( alternativa pistacchi, pinoli, datteri, mango, avocado, albicocche secche), sostituisci a piacere mandorle e pomodori secchi con le varianti a tuo gusto, non più di due cose. 1/2 succo di pompelmo rosè e qualche goccia di limone e poca soia. Erbe aromatiche scegli due tipi tra (basilico, dragoncello, erba cipollina, coriandolo, menta). Insalata da taglio tipo misticanza condita con limone e sale, poco olio. Pulisci il tonno dalla pelle, lische e parte nera (sangue) e tagliala con un coltello senza frullarla. Unici tutti gli ingredienti e servila a quenelle o tonda con sotto l’insalata. Si condisce 1/2 ora prima di servirla, quindi puoi anche prepara tutto la sera prima. TIPS: compra del tonno la parte vicino alla testa, è la migliore, poi congelalo con la pellicola trasparente, uccide i vermi. Scongelalo nel frigo.
Altenativa al tonno il salmone fresco, rombo, rana pescatrice io faccio a volte anche le mazzancolle ( gamberi grossi). Adesso sei a posto per svariate cene… bon appetit!!! -
Alberto
Cara Marica,
ottimo scelta la tartare…io non uso le acciughe ma senape, aglio tritato, un tuorlo ogni due persone, tabasco e la circondo di insalata soncino.
Sarebbe bello se tu riuscissi a darci qualche consiglio sulla tartare di tonno che spesso al ristorante non è buona e a casa, francamente non ho mai provato a farla.
Illuminaci…
Abbraccio da Alberto.
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Marica
@paolo
la pianta è la stessa ma nell’isola di skinos la utilizzano dall’antichità, sfruttano la resina come gomma, per uso alimentare e anche per prodotti cosmetici. Forse hanno una produzione più ampia della pianta o forse sono più svegli? non penso visto l’economia greca ma complimenti a loro per sfruttare al meglio la macchia mediterranea.
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Paolo
ciao Marica, prima visita nel tuo blog e …complimenti! a te e al tuo webmaster!
ciao a presto!
Unico dubbio: ma la resina si estrae solo dal lentisco greco? Lentisco ce n’è pure in Sardegna (modditzi, nel sud dell’isola), ma magari la ns. varietà non è adatta… -
Benedetta
Ciao marika,
grazie mille per aver partecipato al contest, ti ho gia’ inserita in elenco,
a presto e buona fortuna!
Benedetta
Alberto
Grazie Isa, suona bene l’avogado col tonno…lo proverò certamente.