Spaghetti alla Nerano, pasta della Costiera Amalfitana, per il club del 27

Gli spaghetti alla Nerano sono un piatto della tradizione della Costiera Amalfitana, uno dei piatti preferiti di Totò ed Eduardo De Filippo, nato in uno dei posti magici della nostra bellissima Italia.

In tutte le spiaggie della costa, precisamente a Marina del Cantone (Na) nella baia di Nerano, si trova nel menu dei ristoranti questo piatto, a base di spaghetti, zucchine e formaggio; detta così sembra semplice ma ci sono alcune regole da seguire.

Per primo è importante usare il formaggio Provolone del Monaco DOP, un formaggio dolce e piccante, che può essere sostituito solo con il Caciocavallo, seconda regola gli spaghetti numero 3 al massimo 5 (io ho optato per della pasta sempre lunga di gragnano igp fatta al ferreto trafilata in bronzo, non ditelo ai bagnanti della baia di Nerano), terza regola le zucchine tagliate a rondelle al coltello in modo regolare e fritte in olio d’oliva.

Gli Spaghetti alla Nerano, sono una ricetta che ho scelto tra quelle proposte da Il Club 27 , una spalla del famoso MtChallenge di cui faccio parte con la tessera 59 dove tutti i mesi il giorno 27 vengono pubblicate le ricette proposte nei Contest dei mesi passati, questo mese è riferito al tema del riso, ma che non abbiamo avuto l’occasione di preparare, un modo per condividere, imparare, aggiornarsi e confrontarsi con le altre Food Blogger più pazze del mondo con cui mi trovo a mio perfetto agio.

Spaghetti alla Nerano, pasta della Costiera Amalfitana
Recipe Type: primo piatto
Cuisine: Italian
Author: Marica Bochicchio
Prep time:
Cook time:
Total time:
Serves: 4
Ingredients
  • 400 g di spaghetti (i[b]o ho usato fusilli al ferretto)[/b]
  • 700 g di zucchine
  • 200 g di Provolone del Monaco grattugiato (o altrimenti un
  • buon caciocavallo stagionato)
  • Aglio
  • Olio evo
  • 6-7 foglie di basilico
  • Sale
  • Pepe
Instructions
  1. Lavate, asciugate e spezzettate a mano il basilico.
  2. Lavate e tagliate le zucchine sottilmente e friggetele in olio evo. C’è chi le frigge in olio profondo, io preferisco
  3. fare così: nella padella, dove poi mantecherete gli spaghetti, versate 5 cucchiai abbondanti di olio evo e un
  4. spicchio d’aglio. Fate dorare l’aglio, eliminatelo e aggiungete le zucchine. Non devono diventare croccanti, anzi
  5. devono rimanere morbide. Quando sono dorate ma non doratissime,
  6. sollevate le zucchine e mettetele da parte.
  7. Mettete la pentola per la cottura degli spaghetti sul fuoco. Quando giunge a bollore salate e calate gli spaghetti.
  8. Dalle zucchine che avete fritto, prendetene 2 cucchiai metteteli nel bicchiere del mini-pimer e frullateli con un
  9. mestolo di acqua di cottura.
  10. Nella padella dove avete fritto le zucchine aggiungete 2 mestoli di acqua, sempre quella di cottura, e le zucchine
  11. frullate. Tenete in caldo.
  12. La cottura degli spaghetti avviene in due fasi: per i 2/3 circa previsti in pentola e per il restante terzo nella padella,
  13. usando la tecnica della risottatura, cioè aggiungendo, se richiesto, un pochino d’acqua di cottura fino a che non
  14. sono cotti. Attenzione a non aggiungerne troppa altrimenti vi ritrovate gli spaghetti imbrodati.
  15. A questo punto, fuori dal fuoco, aggiungete le zucchine fritte, il provolone grattugiato, il pepe e il basilico.

 

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2 Comments

  • Marica Bochicchio

    @Mario: grazie per i complimenti molto molto graditi da un vero intenditore partenopeo. La misura dello spaghetto sapevo che varia dal numero 3 al 5 ma volevo provare questi fusilli che avevo ricevuto in regalo. A presto, Marica

  • Mario Conti

    Come sai, c’è una pretesa di segreto inviolato su questa ricetta:, che nè Maria Grazia, (considerata il vero depositario) nè il Capitano, nè Quattro Passi (per nominare solo i più accreditati della baia) ammettono o rivelano.
    Attueremo la tua preparazione, che appare sapiente (da par tuo), con l’unica variante dello spessore degli spaghetti, che secondo noi virano verso i vermicelli e dunque oltre il n.5; che è anche uno spessore che preferiamo.
    Complimenti, sempre.

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